Templi millenari, natura strabordante, spiagge chilometriche, atmosfera hippy ma glamour, risaie da cartolina e un mare da sogno. Questa è Bali, l’isola più famosa dell’Indonesia e da sempre meta turistica di livello internazionale. Sia che decidiate di visitarla durante un tour del paese sia che decidiate di trasferirvi per qualche mese, Bali è pronta ad accogliervi a braccia aperte, grazie anche al suo straordinario popolo, all’apertura verso i turisti e alle infrastrutture di ottimo livello.
Ma viaggiando verso una meta così lontana, è possibile che possano capitare imprevisti di vario tipo. Per questo motivo consigliamo di non partire senza aver prima sottoscritto un’assicurazione di viaggio, per proteggersi sia dai problemi di natura sanitaria, sia da quelli di altra natura che possono rovinare la vacanza, costringendo nella peggiore delle ipotesi al rientro forzato in Italia.
Oltre ai classici problemi tipici di ogni viaggio, quali bagaglio smarrito in aeroporto o consegnato in ritardo, rinuncia al viaggio per sopraggiunti motivi di salute o quant’altro, ci sono alcune situazioni che possono capitare durante un viaggio a Bali.
Ad esempio, sull’isola è possibile essere vittime di avvelenamento da metanolo, e per questo motivo sconsigliamo di bere alcolici di cui non si conosce la provenienza. E’ tangibile anche il rischio di contrarre la rabbia, per cui si sconsiglia di non entrare in contatto fisico con gli animali, specialmente con le scimmie del Tempio delle scimmie di Ubud, le quali in più di una occasione hanno morso i visitatori.
Per evitare potenziali truffe o problemi di sicurezza, è consigliabile affidarsi sempre a guide turistiche ufficiali, evitando i freelance, le guide consigliate dalle agenzie o gli sconosciuti: sono capitati casi in cui, durante quelle che sembravano normali escursioni, i turisti occidentali sono stati sequestrati e persino uccisi.
A Bali potrete avere anche un problema legato al “fungo magico balinese“, o psilocibina, un particolare fungo vietato dal 2015 perchè classificato come stupefacente a causa dei suoi effetti allucinogeni, ma che comunque non è difficile da reperire. A oggi è equiparato ad un narcotico e quindi ad una droga, e chi viene trovato a farne uso rischia il carcere fino a 12 anni.
Visitando Bali è poi comune la diarrea del viaggiatore, denominata spiritosamente Bali Belly da queste parti: per prevenirla consigliamo di bere soltanto acqua in bottiglia, di non consumare bibite con ghiaccio e di sbucciare sempre la frutta. Inoltre, non mangiate mai verdure crude e carne o uova poco cotte.
Per qualsiasi problema sanitario, potete contattare l’ambulanza al numero +62-361118, mentre la polizia risponde al +62-361110.
No, l’assicurazione sanitaria non è obbligatoria per l’Indonesia, e pertanto non lo è nemmeno per visitare Bali. Tuttavia si consiglia fortemente di stipularla, data l’inefficienza degli ospedali pubblici e il costo molto alto delle cliniche private.
La situazione sanitaria dell’Indonesia non è generalmente paragonabile a quella dei paesi europei. Le strutture pubbliche di Bali, seppur migliori di molte altre nel paese, non sono ancora di livello adeguato, mentre le cliniche private sono buone, sebbene costosissime. Qui troverete macchinari all’avanguardia, disponibilità di staff che parla inglese e apertura 24 ore su 24.
In queste ultime, l’assistenza medica viene erogata soltanto dopo aver pagato per intero il trattamento, indipendemente dalle condizioni in cui vi presentate in ospedale, o in alternativa dietro presentazione dell’assicurazione sanitaria. E’ per questo che essa è fortemente consigliata: partire senza prima aver stipulato una polizza che copra o anticipi totalmente i costi del ricovero ospedaliero potrebbe portare conseguenze davvero spiacevoli.
Per quanto riguarda i medicinali, essi sono in genere sempre reperibili, seppure spesso a prezzi maggiori rispetto a quelli a cui siamo abituati.
I costi dei trattamenti presso le cliniche private di Bali e di tutta l’Indonesia sono estremamente alti, tanto che un’operazione complessa con ricovero e trattamento post-operatorio può arrivare a costare fino a 100 mila euro.
Soltanto il costo di un posto letto è di circa 700 euro al giorno, ma se cercate una stanza d’ospedale più confortevole, magari con aria condizionata, preparatevi a spendere anche 3000 euro per notte. Inoltre, alcune cliniche private prevedono il raddoppio dei prezzi per chi non è cittadino indonesiano o residente permanente, una pratica che può sembrare etica ma che purtroppo rappresenta la normalità.
Ecco un breve elenco delle migliori cliniche private di Bali, sparse su tutta l’isola.
In Indonesia ci sono malattie endemiche come la febbre dengue, trasmessa attraverso la puntura della zanzara aedes aegypti, la malaria, specialmente nelle zone di Lombok, Kalimantan, Sulawesi, Sumatra e Papua, e l’epatite virale, diffusa in tutto il paese.
E’ piuttosto comune in tutto il paese anche il tifo, mentre a Bali sono stati segnalati casi di encefalite giapponese e di morbillo. L’intera Indonesia è stata infine molta colpita dall’epidemia di influenza aviaria (virus H5N1), e pertanto è sconsigliabile visitare i tradizionali mercati degli uccelli.
L’unica vaccinazione obbligatoria per entrare in Indonesia è quella contro la febbre gialla, per tutti coloro che hanno più di 9 mesi, ma soltanto se si proviene da un paese a rischio di trasmissione della malattia.
Previo parere del medico, è consigliabile anche vaccinarsi contro tifo, paratifo, epatite A e B e tetano.
L’Indonesia è un paese generalmente sicuro, stesso dicasi per Bali, nonostante sull’isola siano in crescita gli episodi di microcriminalità verso i turisti e degli stranieri in generale, tipicamente borseggi in motorino ai danni di donne e furti a mano armata: nello sfortunato caso che capiti un episodio di questo tipo, non opponete resistenza agli aggressori.
In Indonesia è elevata l’allerta per gli attentati terroristici, specialmente a Giacarta e Surabaya, oltre che nelle principali località turistiche come Bali, la quale è stata vittima di attentati nel 2002 e nel 2005, con diversi morti e feriti. E’ tangente il problema dei foreign fighters, indonesiani radicalizzati che combattono a fianco dell’ISIS o di altre cellule terroristiche internazionali, pertanto si raccomanda cautela nei luoghi che potrebbero essere obiettivi delle celle terroristiche, o in periodi di feste religiose, festività natalizie o di capodanno.
Ci sono alcune aree dell’Indonesia nelle quali la sicurezza non è sempre garantita e si raccomanda cautela, come Aceh, dove il governo regionale ha rapporti tesi con il governo centrale di Giacarta, nelle Molucche Meridionali e nel Sulawesi, spesso a causa di tensioni tra le diverse religioni. Timor Ovest presenta infine numerosi problemi di ordine pubblico, sia a causa dei profughi provenienti da Timor Est, sia per la presenza dei gruppi paramilitari filo-indonesiani.
L’Indonesia è poi un territorio altamente sismico, dato che è situato in prossimità della faglia del Pacific Ring of Fire, tra le più attive del pianeta. Ci sono terremoti notevolmente intensi che si manifestano con frequenza, e come se non bastasse ci sono oltre 120 vulcani attivi, tra cui il monte Agung di Bali, il quale ha una forte attività vulcanica, tanto che è vietato avvicinarsi a meno di 4 chilometri.
L’aeroporto di Bali è sotto un costante rischio di chiusura improvvisa, sia per le possibili eruzioni del vulcano Agung, che per quelle dei vulcani Raung e Rinjani, situati rispettivamente sull’isola di Java e di Lombok, a causa delle ceneri che disperdono nell’atmosfera dopo le eruzioni.
L’assicurazione di viaggio da scegliere per un viaggio in Indonesia e Bali deve coprire soprattutto i problemi legati alla sanità, in quanto le cliniche private sono molto costose. E’ preferibile includere nella polizza anche il rimpatrio sanitario in Italia, data l’enorme distanza che separa i due paesi, oppure il trasferimento in un altro stato per curarsi, come Singapore o Hong Kong, distanti solo poche ore di aereo.
Estendendo le coperture, consigliamo di includere lo smarrimento o il danneggiamento del bagaglio in aeroporto, il furto di oggetti di valore o lo smarrimento dei documenti: qualora perdiate i documenti, o peggio vi venissero rubati, sappiate che la trafila burocratica per ottenere il visto d’uscita è lunga e laboriosa. Anche per questo motivo, potete includere nella polizza anche l’assistenza di un legale e quella di un interprete telefonico in tempo reale.