Il Giappone è una tra le destinazioni più ambite dagli italiani. E il motivo è presto detto: chi sceglie di viaggiare in questa terra troverà ad attenderlo una cultura millenaria, affiancata da megalopoli moderne e frenetiche, dove la tradizione si fonde con l’innovazione.
Il paese del Sol Levante è anche uno dei più sviluppati al mondo, e questo di fatto semplifica di molto il viaggio, dato che la sicurezza è elevata e la sanità ottima. Tuttavia, potrebbero capitare imprevisti in grado di rovinare una vacanza, come malattie, infortuni o incidenti, che possono portare a esborsi davvero elevati, se non addirittura al rimpatrio anticipato. In casi come questi, un’assicurazione di viaggio consente di viaggiare in tutta tranquillità, senza preoccupazioni di alcun tipo. Nei paragrafi seguenti vi spieghiamo perchè è consigliabile stipulare un’assicurazione per un viaggio in Giappone.
Nonostante l’alta qualità del servizio sanitario giapponese, stipulare un’assicurazione sanitaria per il Giappone prima della partenza vi metterà al riparo da brutte situazioni, specialmente quando si tratta di coprire i costi delle spese mediche o di un ricovero, che sono molto elevati anche per i giapponesi.
Inoltre, una polizza sanitaria consente di aggirare il problema della lingua, in quanto è raro trovare personale medico che parli inglese: affidandosi all’assicurazione, avrete la possibilità di utilizzare un servizio di interprete telefonico.
Ma non è tutto: un’assicurazione di viaggio per il Giappone consente di avere una serie di garanzie aggiuntive e di godersi la vacanza con la massima tranquillità. Potrete infatti scegliere di assicurare oggetti di un certo valore come PC, smartphone o macchina fotografica, oppure assicurarvi contro lo smarrimento o il furto di bagagli e documenti.
Da non dimenticare infine che la stipula di un’assicurazione di viaggio vi tutelerà da eventi imprevisti che possono capitare prima della partenza, e che possono portare all’annullamento del viaggio, come malattia o infortunio, licenziamento o furto nella propria abitazione.
No, l’assicurazione per un viaggio in Giappone non è obbligatoria. Ma come ogni altro paese, si può andare incontro a potenziali problemi quando si parla di sanità e di ospedali, primo fra tutti il fatto che medici e infermieri non parlano quasi mai inglese o altre lingue straniere.
Aggiungiamo che i costi per l’assistenza sanitaria sono molto alti, e pertanto è altamente consigliabile stipulare un’assicurazione: basti pensare che un’operazione con 7 giorni di ricovero può costare anche 15 mila euro, anche se possono variare a seconda della struttura, e che una madre che aspetta un bambino può aspettarsi di spendere anche 7 mila euro prima di darlo alla luce! Per fortuna, l’assicurazione sanitaria copre in gran parte queste spese.
Il livello delle strutture sanitarie in Giappone è davvero elevato, i medici sono preparati e gli ospedali sono dotati di tutte le attrezzature. A questo link troverete una lista di ospedali e cliniche in Giappone che sono ben predisposte nel gestire pazienti stranieri.
Ma c’è un punto importante da sottolineare: tutte le strutture sono private, ciò significa che il sistema sanitario giapponese non è statale come in Italia. In particolare, in Giappone lo stato finanzia solo il 70% delle prestazioni, il restante 30% viene garantito dai cittadini stessi, i quali, per legge, devono sottoscrivere una polizza di assistenza sanitaria che copra i costi per interventi, visite e prestazioni.
Questo meccanismo di assicurazione viene gestito a livello governativo, e tutela tutti i cittadini indistintamente, i quali possono comunque scegliere il medico curante e le strutture dove curarsi. Per legge, gli ospedali devono comunque essere amministrati come organizzazioni senza scopo di lucro ed essere gestiti da medici.
Inoltre, per le emergenze o per richiedere l’arrivo di un’ambulanza è sempre a disposizione il numero di telefono 119, anche dalle cabine telefoniche, gratuito e attivo 24 ore su 24, anche in inglese.
Se avete la necessità di andare in ospedale, alla reception dovrete pagare una “tassa di introduzione” e compilare una serie di fogli che attestino il vostro stato di salute: così facendo riceverete la cosiddetta “scheda paziente“, che ha all’incirca l’aspetto di una carta di credito. Questa procedura può durare anche diverse ore, specialmente se è la prima volta che venite censiti dal sistema.
Fatto questo primo faticoso passo, potrete venire visitati dal medico, che eventualmente vi darà una cura. Dovrete quindi recarvi al banco del pagamento per pagare la tariffa prevista, ossia il costo del trattamento ricevuto fino a questo punto. Da notare che le spese mediche vanno pagate tutte anticipatamente. Il pagamento può avvenire con carta di credito soltanto nei grandi ospedali, mentre nelle cliniche generalmente si paga solo in contanti. Stipulando un’assicurazione sanitaria che consente di non anticipare le spese mediche, questo passo non è necessario.
Non ci sono malattie particolari presenti nel paese. Qualcuno potrebbe preoccuparsi dell’encefalite giapponese, una malattia che nei casi più gravi può portare alla morte. Tuttavia, nonostante il nome, in Giappone è scarsamente diffusa e la si trova quasi esclusivamente in altri paesi dell’Asia.
Per viaggiare in Giappone non sono richieste vaccinazioni particolari. Naturalmente è possibile contrarre infezioni una volta giunti nel paese, ma con la stessa probabilità di prenderle in qualsiasi parte del mondo. Le vaccinazioni obbligatorie in Italia sono davvero più che sufficienti per affrontare il viaggio sereni.
Una volta arrivati a destinazione, in aeroporto troverete i termoscanner pronti ad attendervi, per misurarvi in un istante la temperatura corporea. Se provenite da paesi ritenuti a rischio e vi viene trovata la febbre alta potreste essere messi in quarantena per accertamenti. E’ una precauzione per evitare che nel paese arrivino malattie infettive potenzialmente pericolose, pertanto sconsigliamo di partire per il Giappone se avete la febbre alta.
Il Giappone è uno dei paesi più sicuri al mondo, anche di notte, sui mezzi pubblici, nelle periferie o nelle grandi città; ci sono soltanto alcuni quartieri di Tokyo, come Roppongi e Kabukicho, dove gli episodi di microcriminalità sono più frequenti. Va però evidenziato che negli ultimi anni, nelle città sono diventati più frequenti gli episodi di molestie sulle donne a bordo dei mezzi pubblici: per cercare di contrastarlo, il governo ha predisposto carrozze riservate alle donne sui treni nelle ore di punta. Ad ogni modo, se vi trovate in una situazione di pericolo potete chiamare la polizia componendo il numero 110 (anche in inglese), gratuito sia dai telefoni fissi che dai cellulari.
Ma se la sicurezza in Giappone è alta dal punto di vista della criminalità, lo stesso non si può dire quando si parla di fenomeni naturali: situato a cavallo di 4 placche tettoniche, il paese del Sol Levante è infatti uno dei più sismici del mondo. Tenete quindi conto anche di questo quando pianificate un viaggio in Giappone, e considerate la possibilità di trovarvi davanti a vulcani in eruzione, terremoti, tsunami e tifoni. La popolazione locale è ben addestrata a fronteggiare questi fenomeni, ed edifici e infrastrutture sono stati tutti progettati seguendo scrupolosamente le rigide norme antisismiche dettate dal governo.
Per quanto riguarda l’assicurazione sanitaria da stipulare per il Giappone, consigliamo di sceglierne una che copra sia le spese mediche che il rimpatrio, visti i costi potenzialmente molto elevati a causa della distanza che lo separa dall’Italia. Inoltre, aggiungete l’opzione dell’interprete telefonico, vista l’altissima possibilità che il personale medico non parli altra lingua all’infuori del giapponese.